Alle ultime elezioni, il rivoluzionario da salotto
aveva consegnato a Beppe Grillo ed ai suoi parlamentari il mandato per la
rivoluzione che doveva essere rapida e risolutiva.
Lui, in ciabatte, riguadagnava la sua postazione in
salotto, davanti alla televisione a controllare che la rivoluzione si fosse
realizzata nei tempi e nei modi mirabilmente definiti tempo addietro in
accalorate discussioni al bar.
Il mandato dell'elettore rivoluzionario era chiaro:
tutto, presto e bene. massimo in un mese, mentre lui attendeva impaziente
seduto in poltrona.
Dovevano saperlo Grillo e i suoi parlamentari come
uscire dal pantano politico, frutto di decenni di malapolitica. Il mandato era chiaro,
all'insegna del cambiamento e della rivoluzione, poi se ci fosse voluta una
grande coalizione, un inciucio (meglio chiamarlo governo di scopo) questo non
era affare che riguardava il rivoluzionario da bar, lui guardava e giudicava.
La sua rivoluzione l'aveva già combattuta nella cabina
elettorale, lui solo contro tutti, senza che nessuno vedesse dove aveva apposto
la sua croce con la matita (fosse mai che qualcuno venisse a saperlo).
Sono già passati più di due mesi dalle elezioni e
finora Grillo ed i suoi hanno detto di no a tutto.
Il rivoluzionario da salotto è giustamente molto
deluso, minaccia di non votarlo più, pensa quasi di dover riprendere in mano il
suo il forcone (momentaneamente deposto in fianco al bancone del bar), ma non è
ancora il momento.
Lo utilizzerà in vicinanza delle prossime elezioni.
Tra poco ripartirà dal solito bar vicino casa, dove
tra un aperitivo e l'altro, sfidando folle di ben due-tre persone la volta
ricomincerà le sue coraggiose battaglie senza confine.
Non sa se la prossima volta voterà PDL o PD, lo
deciderà più avanti, in funzione di chi gli farà le promesse più allettanti. Di
certo non voterà più Grillo, non merita più il suo voto, la delusione è
profonda: non ha fatto il governo, ha detto di no a tutti e a tutto, non è
quasi mai uscito in televisione (a raccontare fandonie come gli altri), mentre
lui, il grillino rivoluzionario, attendeva che venisse cambiato il mondo, coraggiosamente
seduto sul divano di casa.
Nessun commento:
Posta un commento