mercoledì 12 giugno 2013

Lo "Sgambetto"



Non avevo la minima idea di chi fosse la senatrice Adele Gambaro. Seguito a non averla.
Ma esistono soltanto due ipotesi: o la senatrice è una povera scema, oppure è una povera intelligente.
Se il suo obiettivo consisteva nel creare scompiglio, attenzione mediatiche, trovarsi nelle condizioni di essere espulsa per poi passare al gruppo misto, e non essere più costretta a rispettare la logica interna del movimento, allora ha fatto davvero una mossa intelligente. Si fa così. Ed è bene che tutti gli eletti del M5s imparino da lei, così prima lo fanno meglio è, e si fa la conta.
Se invece il suo obiettivo non consisteva nel finire al gruppo misto, ma era sua intenzione acquisire una certa visibilità come soggetto politico autonomo, ha dimostrato di non aver nè capito, nè compreso, nè incorporato il Senso di appartenenza al M5s e soprattutto "che cosa vuol dire svolgere attività politica in Italia".
Sostenere che "Grillo è un problema" significa sottoscrivere il principale punto (il primo del loro programma esecutivo) dell'attuale governo in carica. In pratica, vuol dire aver votato la fiducia a Letta-Alfano. E' infatti ciò che loro sostengono, dato che per il PD e per il PDL la sola esistenza di M5s e di Beppe Grillo è davvero un problema che non sono in grado nè di gestire, nè tanto meno comprendere.
E' da settimane che investono una inenarrabile quantità di energia per riuscire a far credere alla nazione che "Grillo è il problema". [...] Il problema è che la nazione ha davvero gravi problemi strutturali e il suo affondamento è sotto gli occhi di tutti.
E il problema sarebbe Grillo?
La Indesit chiude lo stabilimento di Fabriano, e 2.800 lavoratori perdono il posto e il problema è
Grillo? Le aziende italiane chiudono per fallimento ogni giorno, e il problema è Grillo? L'Italia è il 68esimo posto al mondo come libertà di stampa e il problema è Grillo? Ogni giorno la cronaca segnala episodi raccapriccianti di suicidio si gente disperata e il problema è Grillo? Ecc.,ecc.
Niente di nuovo sotto il sole.
Ho visto il suo video intervista a skytg24. Ha un'aria povera, nel senso di idee. La critica non c'entra nulla. In politica ciò che conta è il risultato che si ottiene con il proprio comportamento, dichiarazione, azione.
Sostenendo che "Grillo è il problema" si aiuta a far sopravvivere qualche giorno in più il governo che dopo appena un mese già sbanda e traballa paurosamente perchè non è in grado di far fronte
all'emergenza del paese. Tutto qui.
Le critiche costruttive, e quindi intrise di Senso politico, caso mai sono quelle che fa Andrea Scanzi, sempre intelligente -e senza mai risparmiare strali- ma con argomentazioni solide il cui fine consiste
nello spingere gli aderenti al M5s a rimboccarsi le maniche e alzare la soglia dell'attenzione e della formazione. Come fa anche Marco Travaglio.
E' un segno dei tempi ed è già triste doverne parlare, fa perdere tempo a tutti.
Come già segnalato, è fin troppo chiaro che esiste una necessità di nuova classe dirigente, e non è facile colmare questa lacuna in tempi brevissimi. Bisognava mettere in bilancio che ci sarebbero
state persone assolutamente prive di ogni strumento e che questo avrebbe provocato danni anche gravi. E' fisiologico. Tutto qui.
Non mi sembra neppure una notizia.
Ed è bene non cadere nella trappola mediatica che la senatrice ha contribuito a costruire: parlarne o non parlarne.
Se uno ne parla si svia l'attenzione, se uno si rifiuta di parlarne è accusato di non contemplare il diritto alla critica.
Non è questo il caso.
Una senatrice del M5s che sostiene "Grillo è il problema" non può rappresentare in alcun modo nè le esigenze nè il programma nè le idee del movimento, che ha una visione lunga e ha bisogno di lungimiranza.
Prima se ne vanno, persone come lei, meglio è per tutti.
Lo ripeto fino alla sfinimento: siamo soltanto all'inizio di una lunga battaglia appena iniziata,.
L'obiettivo non è un posto in parlamento o far varare una legge che nessuno applicherà mai, bensì dare un solido contributo a cambiare il paese e fermare l'inarrestabile declino.
Lo si fa con coerenza, fedeltà, serietà, disciplina e rispetto dei patti sanciti.
Soprattutto con ricchezza interiore. Per questo la considero una povera. O è una povera scema o è una povera intelligente.
Non la conosco e non ne ho idea. Comunque sia, sempre povera è.
A noi serve ricchezza.

di Sergio Di Cori Modigliani



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