martedì 23 luglio 2013

IL DECRETO DEL (NON) FARE

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"Alla fine avevamo presentato otto-nove punti qualificanti di modifica al decreto ‘del Fare', punti che avrebbero migliorato un testo pressoché impresentabile. Al governo, però, evidentemente non interessa affatto licenziare norme utili al Paese". Lo dicono i deputati del MoVimento 5 Stelle dopo che l'esecutivo ha posto la fiducia sul testo in discussione alla Camera.
Quindi gli eletti M5S elencano:
  • Estendere la riduzione del Cip 6 anche agli inceneritori,
  • togliere la scandalosa deregulation sulle sagome degli edifici demoliti e ricostruiti,
  • favorire il pagamento degli stagisti del ministero della Giustizia,
  • aprire un fondo di sostegno alle Pmi in cui poter versare le eccedenze degli stipendi dei parlamentari,
  • rendere più aperta e democratica la gestione della Cassa depositi e prestiti,
  • rivedere la Tobin Tax per colpire il day trading,
  • ricalibrare l'Iva sui servizi portuali, vincolare infine gli incentivi per i nuovi macchinari al mantenimento dei livelli occupazionali e delle strutture produttive sul territorio nazionale".
Con questi provvedimenti il Dl ‘Fare' sarebbe stato almeno presentabile - chiudono gli eletti M5S - Al ministro Franceschini abbiamo lasciato intendere che non ci interessa la mera contabilità degli emendamenti presentati o approvati. E tantomeno le pantomime mediatiche su sterili battaglie, tipiche di una certa opposizione. A noi interessano le modifiche concrete e puntiamo sempre a portare a casa i risultati".
                                      MoVimento 5 Stelle Gruppo Parlamentare - Camera dei Deputati


Ma facciamo anche il punto sulle proposte di legge che il M5S ha fatto al governo alle quali misteriosamente il governo ha detto NO:
1. NO all’eliminazione del Porcellum
2. NO alla mozione del M5S che prevedeva di bloccare l’acquisto degli F35 a fronte di  un risparmio di 35 milioni di euro da veicolare su sanità cultura scuole, Il parlamento SOSPENDE IL decreto
3. NO alla riduzione dei parlamentari
4. NO alla riduzione dei consiglieri provinciali
5. NO alla soppressione delle provincie (prevedimento tanto discusso ma MAI approvato)
6. NO al limite di due mandati per i parlamentari
7. NO alla proposta del M5S di NON candidare parlamentari definitivamente condannati
8. NO all’esenzione IMU per le case rese inagibili da calamità naturali il Parlamento, tranne il M5S, voterà anche contro l’abolizione dell’IMU sulla prima casa persino ai terremotati con le case inagibili, ai commercianti con i negozi vuoti, agli artigiani e alle imprese in crisi,r (18.06.2013)
9. NO alla mozione del M5S per l'introduzione del reddito di cittadinanza: 181 contro (pd,pdl, scelta civica), 50 a favore (M5S, sel). Astenuta Lega. (27.06.2013)
10. 17.07.2013: alla Camera dei deputati si è votata la mozione del M5S che chiedeva ai partiti di rinunciare a 91.354.339 euro tramite la sospensione della rata dei rimborsi elettorali. tutti i partiti compatti e senza eccezioni hanno votato contro, nonostante Letta neanche due mesi fa avesse affermato trionfante di aver eliminato il finanziamento pubblico ai partiti. In segno di protesta i deputati del M5S hanno lasciato banconote (finte) da 500 euro sui banchi del governo. I partiti nel mese di luglio incasseranno 91.354.339 euro di finanziamento pubblico.
 
- PERCHE’ IL GOVERNO HA POSTO LA FIDUCIA E NON HA ACCOLTO NESSUNA PROPOSTA DEL M5S??
-  PERCHE’  L’OPPOSIZIONE AL GOVERNO VIENE CONSIDERATA UNA NULLITA?
-  E SOPRATTUTTO: PERCHE’ SI CONTINUA A DIRE CHE IL M5S NON FA NESSUNA PROPOSTA COSTRUTTIVA PER IL PAESE??













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