venerdì 11 ottobre 2013

LE NEWS DELLA SETTIMANA

                                               PRIMA QUESTIONE

05 Agosto 2013:

Il Movimento 5 Stelle che  ha a cuore i problemi dei cittadini, sul tema del drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari ha presenta un Piano Carceri alternativo a quello del commissario straordinario che a oggi, è doveroso ricordarlo, ha prodotto zero nuovi posti detenuto.
Piano carceri del M5S

08 ottobre 2013:
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano fa una scoperta a dir poco sensazionale: scopre che c’è un sovraffollamento delle carceri italiane e che ci sono condizioni di vita disumane, quindi sollecita il Parlamento a portare avanti l’Indulto e l’Aministia.
Il MoVimento 5 Stelle, che a suo tempo aveva fatto una proposta nemmeno presa in considerazione, sospetta che questa manovra abbia il solo obiettivo di salvare (ancora una volta) B.

09 Ottobre 2013:
"Coloro i quali (il MoVimento 5 Stelle, ndr) pongono la questione in questi termini vuol dire che sanno pensare ad una sola cosa, hanno un pensiero fisso e se ne fregano degli altri problemi della gente e del Paese. Vuol dire che quelli che dicono così non sanno quale tragedia è quella delle carceri. Va bene? Non ho altro da dire." Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica

Ieri il presidente dei partiti (in quanto eletto dai loro nominati) Giorgio Napolitano ha detto che il M5S ha un chiodo fisso e se ne frega dei problemi della gente e del Paese in merito alla sua proposta di indulto e amnistia per liberare le carceri. Il sospetto che questo appello avvenga per salvare Berlusconi e una miriade di colletti bianchi è lecito.  Le carceri sono piene perché molte sono inutilizzate, perché leggi inutili e dannose come la Fini-Giovanardi sono in vigore, perché i cittadini extracomunitari e comunitari detenuti non vengono mandati nel loro Paese a scontare la pena. Cosa ha fatto su questi punti, signor Presidente? Con quale urgenza si è mosso in questi anni? Si è svegliato ora con una soluzione che non risolve nulla perché la maggior parte di chi verrà scarcerato in pochi mesi tornerà in galera, ruberà ancora, minaccerà ancora, si macchierà degli stessi reati.
Il M5S ha presentato ad Agosto una proposta per la
riforma delle carceri. Nemmeno presa in considerazione. Nessuna risposta.

"Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha avanzato al Parlamento la sua richiesta di amnistia e indulto, con il rischio del colpo di spugna su tutti i reati commessi da parte dei politici (da Berlusconi in giù). Lo ha fatto attaccando il MoVimento 5 Stelle con falsità. Per questo abbiamo quattro domande per il Presidente della Repubblica:
- Perchè l'indulto proprio ora?
- Perchè non una parola per evitare indulto e amnistia sui reati che riguardano i politici?
- Perchè se è contro l'emergenza carceri, in questi anni ha firmato leggi che hanno riempito gli istituti penitenziari di detenuti?
- Perchè ha dichiarato che il Movimento 5 Stelle non si occupa dei problemi della gente?

                                                     SECONDA QUESTIONE

In settimana alla Camera è andata in scena l'ennesima commedia di Pd e Pdl sul finanziamento pubblico ai partiti.
I partiti
non vogliono mollare il malloppo, nonostante il referendum del 1993 abbia parlato chiaro.
La tanto sbandierata riforma alla fine prevederà  DONAZIONI DAI PRIVATI FINO AD UN MASSIMO DI 300.000 EURO e entrerà in vigore progressivamente fino al 2017!!!!!
 
10.10.2013
Femminicidio: Nel provvedimento, oltre agli articoli sulla tematica in questione, è entrato di tutto: dalle misure per la messa in sicurezza dei cantieri del Tav all'emergenza Nord Africa, dal potenziamento del corpo dei vigili del fuoco alla maggiore libertà alla Protezione civile, ma soprattutto la salvezza delle Province. NON CE LA FANNO PROPRIO A FARE LE COSE CHE DICONO
Si ‘salvano’ le Province: è stato infatti eliminato l’articolo 12 dell’originario dl del governo sullo scioglimento delle amministrazioni provinciali e la nomina dei commissari straordinari per ovviare alla sentenza della Corte costituzionale del luglio scorso che aveva bocciato il ‘taglio’ delle Province stabilite per decreto dal governo Monti con il salva-Italia.

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