lunedì 16 marzo 2015

Lettera di un Cittadino di Noventa Padovana

                                                                                   Noventa Padovana,  16 marzo 2015

 

 

 

Ill.mo Signor Presidente del Consiglio

Ill.mo Signor Presidente del Senato

Gentile Signora Presidente della Camera

 

 

Desidero sottoporre all’attenzione delle SS.VV. illustrissime le giustificate preoccupazioni di moltissimi cittadini sui comportamenti poco edificanti che ci pervengono quotidianamente attraverso i “mass media” (stampa e televisione) riguardanti un numero sempre più significativo di rappresentanti dei due rami del Parlamento italiano.

 

Non voglio parlare dei vergognosi comportamenti che riguardano la sfera strettamente personale di ognuno di quei signori che, pur condannabili considerata la figura pubblica che rappresentano, possono essere materia solo per il pettegolezzo mondano.

 

Ciò che mi interessa portare alla conoscenza delle SS.VV. illustrissime è la condanna che la maggioranza dei cittadini italiani esprime per i comportamenti di quei parlamentari che operano nell’illecito e nell’illegalità riguardanti la sfera del codice civile e penale.

 

Più specificatamente mi riferisco alla corruzione ed alla concussione, ma anche e soprattutto alla compravendita di parlamentari, i cui soggetti non sono più degni di rappresentare i cittadini, come non lo sono più coloro che eletti in un partito passano ad altro partito o entrano nei gruppi misti pur di mantenere la poltrona di parlamentare ai fini di mantenere il lauto stipendio, il diritto alla liquidazione, al vitalizio e ai privilegi che si tramandano ai famigliari.

 

Ecco questo è il punto basilare, costoro devono dimettersi e lasciare il posto ai primi dei non eletti del partito che rappresentavano; avranno poi l’occasione di ripresentarsi ai cittadini nella seguente ondata elettorale e nella nuova veste che intendono assumere.

 

Intanto fuori del Parlamento incombe la crisi, dovuta esclusivamente agli interessi capitalistici finanziari e del sistema bancario gestito da pochi con i soldi dei poveri, crisi che ha messo in ginocchio le famiglie per l’eccessiva tassazione che riguarda beni indispensabili come la casa; a ciò aggiungasi la grande spesa pubblica del nostro paese sia per il mantenimento di un numero sempre crescente di politici nullafacenti ma soprattutto per il mantenimento di enti e di burocrati e di tutti coloro che fanno parte del mondo dei “parassiti”, cioè di coloro che non producono nulla.

 

Sarà un’impresa ardua, se non impossibile, visto che coloro che dovrebbero legiferare in tal senso in maggioranza non sono uomini liberi, sono minacciati dalle mafie ed a queste devono rispondere.

 

Dovevamo eliminare una delle due camere, le provincie e gli enti inutili: fatelo e basta.

 

Che Dio Vi illumini.

 

Gian Antonio  Crestanello

Noventa Padovana

 

 

Nessun commento:

Posta un commento