Il Parlamento dice sì alla risoluzione unitaria sui pagamenti dei
debiti delle pubbliche amministrazioni (40 miliardi di euro) a favore
delle piccole e medie imprese, sposando gran parte delle tesi del MoVimento 5 Stelle:
"Come MoVimento 5 Stelle, per coerenza con la nostra linea politica
di votare le idee ed i provvedimenti abbiamo ritenuto opportuno ritirare
la nostra risoluzione per convenire a una soluzione condivisa. Noi
crediamo che i debiti vadano pagati tutti, ma siamo anche consapevoli
della situazione disastrosa dei conti pubblici, conseguenza di decenni
di mal governo. Le risorse a disposizione sono scarsissime. In
commissione abbiamo indicato queste priorità: prima alle aziende, al
lavoro, all'economia reale e poi alle banche e alla finanza. Prima alle
piccole e medie imprese e poi alle altre più grandi. Prima alle piccole
opere piuttosto che a quelle grandi.
Il secondo punto del nostro programma è: "Occorrono misure immediate per il rilancio delle PMI".
Abbiamo posto le piccole aziende e il loro rilancio in cima alla lista
delle nostre priorità. Da esse dipende la ripresa del mercato del lavoro
ed oggi in Italia c'è fame e sete di lavoro più di ogni altra cosa.
Questo deve essere solo il primo di una serie di provvedimenti necessari
ed urgenti a favore delle PMI. Ci riserviamo di presentare eventuali
successivi emendamenti all'atto definitivo del governo qualora ce ne
fosse la necessità." Enrico Cappelletti, cittadino portavoce M5S al Senato
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